lunedì 30 maggio 2011

New t-shirt

KARL WHO? 

Ecco la mia nuova t-shirt home made! Mi è sempre piaciuta un sacco ma la mia somma pigrizia mi ha costantemente impedito di cercarla in giro. Tra l'altro non penso sia disponibile nei negozi (ma non ne sono sicura). A produrla è NACO PARIS. L'ho fatta sabato e l'ho indossata nel pomeriggio con un jeans mediamente scuro e un paio di zeppe molto particolari comprate da poco, nere. Borsa? La mia adorata C.P. 1963 gialla giant.


"Karl Who?" and Karl Lagerfeld
Shopping bag, molto autoironica

giovedì 26 maggio 2011

Fashion Icons #2: Anna Piaggi

Da alcuni criticata per il suo stile esagerato e provocatorio, da molti amata per la sua irriverenza stilistica, Anna Piaggi è, a mio parere, una delle più importanti e talentuose figure giornalistiche nel campo della moda. Cura da tempo una rubrica (D.P. Doppie Pagine) su Vogue Italia ed ispirò Karl Lagerfeld che le dedicò un volume, "Anna Chronique", nel 1986 a cui la stessa Piaggi prese parte attiva.


Anna Piaggi con Karl Lagerfeld ©

Anna Piaggi  ©

Anna Piaggi ©

Chi afferma che Anna Piaggi sia quella-che-veste-strano-apposta-per-esibirsi non ha, dal mio punto di vista, capito niente. Anna Piaggi veste tutto e tutto insieme senza la minima attenzione ad abbinamenti e accostamenti di colore. Esagerando, colorando, mixando capi, hats, e accessori portando il suo look all'esasperazione. Indossa cappellini dalla foggia incredibile, coloratissimi e audaci.

Anna Piaggi ©

Anna Piaggi ©

Anna Piaggi

Anna Piaggi

Anna Piaggi è over the top anche nel make up caratterizzato dal blush marcatissimo su una base molto chiara e da ombretti dai colori sgargianti. Anna è semplicemente splendida nella sua "eccentricità". Ma quello che amo di lei è che non è un personaggio costruito a tavolino come, ahimè, sono tante, troppe self-appointed fashion icons. Che Anna Piaggi ami con tutta se stessa l'intero mondo della moda è, per me, evidente. Credo che Anna Piaggi plasmi la moda intorno a sè e la veda come un'estensione del proprio umore e del proprio carattere a cui dare forma ogni giorno.

Anna Piaggi e Anna Dello Russo © Style.com

Anna Piaggi e Franca Sozzani © Style.com


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Le immagini del post sono state reperite tramite Google Immagini e Style.com

martedì 24 maggio 2011

Style tips #3: Shoes: the best F 2011

Ecco a voi una selezione della selezione (ho scremato tantissimo!) delle mie scarpe preferite della prossima stagione. Troverete praticamente solo high heels, pumps e niente flat in quanto io detesto cordialmente le ballerine e non le indosso mai. Sono sempre più a favore di una bella scarpa delicata e femminile piuttosto che scarpacce sgraziate e poco portabili perché troppo scomode e pesanti, benché di moda.

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Sergio Rossi

Sergio Rossi

Aperlai

Alejandro Ingelmo

Christian Dior

Tod's

Fendi

Casadei

Balenciaga

Emilio Pucci

Chanel

Nina Ricci

Giorgio Armani

Valentino

Yves Saint Laurent

Oscar de la Renta

Viktor & Rolf

Fonte: Style.com

sabato 21 maggio 2011

Style tips #2: Isabella Rossellini Bag by Bulgari

Il gusto di Isabella Rossellini incontra l'esperienza di Bulgari e prende forma la stupenda "Isabella Rossellini Bag".  La borsa è disponibile in diverse varianti, curata nei minimi dettagli, come la fodera interna su cui sono stati stampati alcuni dei disegni che la Rossellini realizza per le sue animazioni surrealiste. Inoltre la chiusura è arricchita da pietre dure semi preziose che rendono la borsa ancora più glamour. Bulgari inoltre assicura che l'intero assemblaggio della borsa è realizzato a mano impiegando materiali di alta qualità. 

Isabella Rossellini Bag © Bulgari

Isabella Rossellini Bag © Bulgari

Particolare della fodera interna disegnata da Isabella Rossellini © Bulgari

Isabella Rossellini Bag © Bulgari

Personalmente adoro questo genere di borse dalle linee un po' retro e vintage come sono anche la Miss Sicily di Dolce & Gabbana e la Peekaboo di Fendi.
I prezzi restano comunque piuttosto alti  (si tratta pur sempre di un prodotto di lusso), intorno ai 1.300 euro. It Bag, of course.

Visitate il sito di Bulgari per saperne di più!

mercoledì 18 maggio 2011

Art focus #3: Vik Muniz, who?

AGGIORNAMENTO: il film è stato candidato al festival Cinemambiente click qui!! nella mia città! Sono felicissima se vi ho aiutato a scoprire una cosa nuova, merita veramente la visione!
Vik Muniz © Vik Muniz


Non sono mai stata una grande fan dell'arte moderna, probabilmente perché non l'ho mai capita granché. Diciamo che l'arte "classica" mi ha sempre attratta di più. Amo le forme e i colori di grandi Artisti come Velasquez, Vermeer, Giorgione. Tuttavia, da un po' di tempo a questa parte, ho iniziato ad avvicinarmi un po' di più all'arte moderna e a tipi di espressioni artistiche diverse dal solito.
Sono rimasta molto colpita da un artista brasiliano che ora vive e lavora a New York, Vik Muniz. Ho visto il film "Waste Land" nel quale Muniz ha coinvolto alcuni raccoglitori di rifiuti riciclabili presso la discarica Jardim Gramacho in Rio de Janeiro. Durante il film ogni protagonista racconta la propria storia e le vicissitudini che l'hanno portato a lavorare nella discarica. Colpisce immediatamente la grande dignità di queste persone che, nonostante il lavoro umilissimo che svolgono, sono comunque orgogliose di fare un lavoro onesto in un ambiente dove la criminalità e la prostituzione sono all'ordine del giorno. 

Vik Muniz presso Jardim Gramacho con Magna, una delle raccoglitrici © Vik Muniz

 Il progetto di Muniz è stato assolutamente geniale. Ha fotografato alcune di queste persone e, proiettando queste fotografie su una grande superficie, le ha fatte loro ricoprire con rifiuti riciclabili, seguendo le ombre e le forme della fotografia. Il risultato è stato sorprendente. 

Vik Muniz e Thiao, uno dei raccoglitori osservano i progressi della rivisitazione di Marat
© Vik Muniz

Il ritratto di Irma, un'altra raccoglitrice, visto dall'alto © Vik Muniz

Vik Muniz osserva dall'alto il ritratto di Magna, raccoglitrice anch'essa, confrontandolo con la fotografia
© Vik Muniz

Il ritratto di Magna. The gipsy Magna - Pictures of Garbage © Vik Muniz

Successivamente queste opere sono state esposte e messe all'aste e i raccoglitori sono stati aiutati ad intraprendere un nuovo percorso. Ho trovato emozionante e commovente il fatto che l'Arte abbia potuto aiutare concretamente queste persone. Veramente un progetto unico, geniale e allo stesso tempo importante.  

Particolare dell'opera che ritrae Irma © Vik Muniz

Tutte le fotografie sono protette dal copyright di Vik Muniz click qui! per accedere al suo sito e saperne di più.
Per conoscere il progetto Waste Land e saperne di più sulla storia dei protagonisti visitate il sito!

lunedì 16 maggio 2011