lunedì 11 giugno 2012

Do It Yourself #1: Old chairs

Avevo queste due vecchissime sedie, una delle quali risalente credo ai miei bisnonni, che giacevano inutilizzate in cantina. Le ho tirate fuori e ho pensato di dar loro un po' di colore cercando di svecchiare il loro look un po' troppo "retrò". Spero che il risultato vi piaccia!

Disegno sullo schienale





How to:

Cartavetro a grana fine

1- Per prima cosa ho preso della cartavetro a grana fine e l'ho passata delicatamente sulle parti  più irregolari delle sedie ad esempio dove la vernice originale era leggermente scrostata oppure dove vi erano delle piccole gocce di pittura estranee alla sedia. Successivamente ho tolto con uno straccio tutti i residui di polvere che la cartavetro inevitabilmente lascia.


Colori acrilici

2- Ho scelto dei colori acrilici (si tratta di colori a base acquosa) che mi piacessero e che si combinassero bene tra loro. In questo caso per una sedia ho scelto il viola (la sedia in questione era color crema) mentre per l'altra ho scelto il rosso e il giallo acceso. Questi tipi di colori sono facilmente reperibili in colorificio oppure al supermercato, non sono tossici e i pennelli possono essere puliti con acqua.
Ho quindi decorato secondo il mio gusto personale tutte le varie parti delle sedie.

Vernici dorate, oro antico e oro pallido

3- Ho poi acquistato due flaconi di vernice dorata in colorificio. Queste vernici non sono a base acquosa perciò per pulire i pennelli e per diluire le rispettive vernici avrete bisogno del solvente. NON introducete acqua in questi flaconi e NON cercate di diluire i colori con l'acqua.

Diluente per vernici


IMPORTANTE: quando pulite il pennello prendete un recipiente di vetro e versate un pochino di diluente. Immergetevi il pennello, agitate e pulitelo frequentemente con della carta o uno straccio asciutto per rimuovere ogni traccia residua di vernice. Non lasciate il pennello a mollo nel diluente perché lo rovinereste. 

Pennarello dorato indelebile




4- Ho poi scelto di utilizzare un pennarello dorato indelebile per essere maggiormente precisa nell'eseguire le decorazioni. Con il pennarello è più facile e si impiega minor tempo. 

Vernice trasparente fissativa


5- Quando le vernici saranno ben asciutte (attenzione! Quelle a solvente impiegano molto più tempo ad asciugare!) ho steso uno strato di vernice protettiva. Quella che ho scelto è mediamente lucida. Ma ne esistono anche di lucide e di opache a seconda del risultato che vorrete ottenere.





Ed ecco qui il risultato! Nel decorare la sedia di destra sono stata molto meno precisa perché era quella maggiormente rovinata e ho quindi voluto mantenere ed enfatizzare questa sua caratteristica... Shabby chic!


mercoledì 6 giugno 2012

Art Talks #2: intervista a Luna di Fotografica mente Luna

Il blog di Luna è talmente accattivante, ben fatto e curato che anche i semi-profani di fotografia come me lo possono seguire; ogni volta che lo visito scopro qualcosa di nuovo sulla fotografia oppure approfondisco aspetti di un fotografo che già conoscevo. Il tutto è arricchito dalle sue splendide foto! Consiglio a tutti voi di seguirla, anche su Flickr.
Ecco qui l'intervista a Luna e qualche sua foto!  



ACS: Com'è iniziata la tua passione per la fotografia?
Luna: Prima ancora della passione per la fotografia è nata quella per l’arte che ho sviluppato iscrivendomi all’Istituto Statale d’Arte della mia città, Macerata.
E’ grazie alla scuola se ho fatto le prime esperienze con la fotografia analogica, avendo l’opportunità di sviluppare gli scatti in camera oscura.
La passione vera è nata però durante i miei studi in Scienze Politiche a Bologna, città che mi ha accolta e ispirata.

ACS: Che tipo di foto preferisci fare? Quali sono, cioè, i tuoi soggetti preferiti?
Luna: Il genere che preferisco è il ritratto, ma sono molto affascinata dalla fotografia di moda. Cerco sempre di dare un tocco “glamour” alle mie foto, in particolare agli autoritratti.

ACS: Le tue foto sono quasi sempre molto colorate e vivaci, come mai questa scelta?
Luna: Il feeling verso il colore e le sue infinite varianti è istintivo ma anche frutto dei miei studi sulla decorazione pittorica.
In realtà amo molto anche il bianco e nero e i contrasti forti; mi piacerebbe poter esprimere di più questo mio lato “dark”.

ACS: Come sono cambiate le tue foto in questi anni?
Luna: Ho lavorato molto sulla sperimentazione, soprattutto con gli autoritratti. 
Sono cresciuta nella capacità di inquadrare il soggetto e scegliere la composizione
delle mie foto. Mi piace sfruttare al massimo la luce naturale, negli anni ho imparato a gestirla per effetti  particolari di ombre, contrasti e controluce.

ACS: Che tipo di macchine fotografiche utilizzi?
Luna: Ho iniziato con una compattina Nikon per poi passare ad una reflex Nikon D3000. Ora da quasi un anno uso una Nikon D7000 e da pochissimo ho riscoperto la fotografia analogica grazie alla Diana F+ e alla Nikkormat FTn.

ACS: Quali progetti stai portando avanti e quali altri ti piacerebbe invece intraprendere?
Luna: Il progetto che più mi tiene impegnata ora è il Photographic Inspiration: 12 grandi fotografi per 12 mesi da cui prendere spunto per produrre uno scatto ispirato al loro stile. Ogni mese apro un sondaggio sulla pagina fan del mio Blog in cui gli utenti possono votare il proprio fotografo preferito del mese. E’ un progetto aperto a tutti quelli che si vogliono mettere alla prova e mi sta dando grandi soddisfazioni, sia per la partecipazione di tanti fotoamatori che seguono il mio Blog, sia per l’alto livello degli scatti proposti da ognuno di loro.
Per quanto riguarda il futuro ho in cantiere nuove idee sulla fotografia analogica, mia grande nuova passione...i curiosi mi tengano d'occhio... :)

ACS: Cosa pensi delle compatte?
Luna: Ho iniziato con una compattina Casio che mi ha accompagnata per molti anni e ancora oggi uso spesso una compatta Nikon, che trovo molto valida e comoda (per dimensioni e peso ridotti).
Sono sempre stata convinta che non è il mezzo che conta ma il fotografo, me lo ripeto ancora quando guardo alcune foto scattate con la compatta 4 anni fa.

ACS: Ti piacciono le applicazioni di fotografia, tanto in voga di questi tempi, come Instagram? Le utilizzi?
Luna: Devo dire la verità…le adoro! Su Instagram ho ritrovato molti fotografi che conosco e apprezzo. E' bello condividere con le persone che mi seguono i miei scatti fatti con il cellulare, soprattutto quando non ho la macchina fotografica con me e voglio immortalare un posto particolare o un evento. E' un mezzo molto immediato e veloce.

ACS: Quali sono, secondo te, gli aspetti positivi e negativi legati ai social network di condivisione di foto?
Luna: Devo ammettere di essere una “internet dipendente” Ho iniziato postando le mie foto su Flickr e sui forum di fotografia, ho conosciuto persone fantastiche, (anche nel mondo reale), con cui confrontarmi e con cui condividere la mia passione. Il web mi ha permesso di farmi conoscere e di crescere in ambito fotografico, sia grazie ad i numerosi tutorial sia grazie alle foto meravigliose che vedo ogni giorno e che mi sono di grande ispirazione. Se ci sono dei lati negativi, non li ho ancora visti :)

ACS: Ci sono delle tipologie di foto che detesti in modo assoluto?
Luna: Rispetto tutti i generi fotografici ma credo di essere meno portata per la fotografia paesaggistica, anche se mi piacerebbe molto approfondire questo genere.

ACS: Usi frequentemente dei programmi di fotoritocco oppure preferisci non modificare le tue foto?
Luna: All'inizio modificavo molto di più le mie foto con texture, azioni per Photoshop ecc. Ora cerco dei risultati più naturali anche se non ho abbandonato Photoshop e Camera Raw.

ACS: Analogico o digitale?
Luna: Una bella domanda! Se me l’avessi fatta qualche tempo fa avrei risposto senza esitare “digitale”, più che altro perché conoscevo poco l’analogico.
Da quando ho iniziato a scattare con la Diana F+ e poi con la Nikkormat, mi sono
avvicinata ad un mondo tutto nuovo che mi permette di fissare le emozioni su
pellicola. E’ veramente magico!
Non posso esprimere una preferenza, posso solo ammettere di amare la
fotografia in tutte le sue forme e tecniche, quelle che ho scoperto fino ad ora e quelle che devo ancora scoprire.

ACS: Cosa pensi della fotografia di moda? C'è qualche fotografo in particolare che ci vuoi consigliare?
Luna: Adoro la fotografia di moda! Credo che sia uno dei generi più difficili ma anche più creativi. Ultimamente seguo molto il lavoro di un team tutto italiano che ha dato vita ad un progetto fotografico e ad un Blog molto particolare: Zara Return Policy.
Mi sento anche di consigliare un fotografo ritrattista mio conterraneo che lavora quasi esclusivamente con la pellicola: Matteo Palmieri.
Per il resto trovate altri validissimi fotografi tra i miei "preferiti" su Flickr :)
Per quanto riguarda la fotografia di moda leggo spesso web zines come: C-Heads, Ben Trovato, Institute Magazine, (e ovviamente l’immancabile Vogue ), che propongono degli editoriali favolosi!

ACS: Un tuo fotografo preferito e perchè.
Luna: Difficile sceglierne solo uno. Sono molto legata ad Helmut Newton, credo di poterlo considerare il primo della lista tra i miei fotografi preferiti. I suoi scatti sono ironici, forti, così moderni ancora oggi da ispirare tante generazioni di nuovi fotografi. Non posso non citare tra i miei preferiti anche Robert Mapplethorpe, Francesca Woodman, Richard Avedon e gli italiani Letizia Battaglia e Luigi Ghirri.





 

domenica 3 giugno 2012

Books: naomit72@





Dopo una fitta corrispondenza che si protraeva sin dalla fine dell'anno scorso, qualche settimana fa Naomi mi ha mandato il suo libro.
Leggerlo è stato un po' come chiacchierare con un'amica. Ho preso un sacco di appunti, sottolineato frasi qua e là, scritto tanti “sì!” e anche qualche “no” e “forse”. Come si può spiegare di cosa parla il libro? È come quando vi sedete davanti ad un caffè con le vostre amiche (o amici, perché no?) e, quando avete tante cose da dire, una sorta di joyciano stream of consciousness vi fa chiacchierare di qualunque cosa: sentimenti, casi umani, gioie, dolori, uomini e donne e... moda.
Tra le pagine del libro si trovano tanti style tips su cui riflettere e scrivere, scrivere, scrivere! L'aspetto migliore è che ogni capitolo è a sé stante, potete leggere il libro saltando qua e là, seguendo l'umore del momento.
Ciò che mi ha più coinvolta? Quasi certamente l'”Intervista a te stessa”. Un bel po' di domande, che ad un primo momento sembrano semplici e a dalla risposta immediata ma poi, riflettendo bene, ci rendiamo conto che non è così. Insomma, se state cercando un modo per riflettere su di voi e fare un punto della situazione che tocchi ogni ambito della vostra vita questo è il libro che fa per voi. 

Per informazioni e per ordinare il libro, click qui oppure nella box a lato.