lunedì 7 ottobre 2013

Who Watches the Watchmen?Uno sguardo al fumetto.






Era il 1986 quando iniziavano le pubblicazioni di una miniserie a fumetti dal titolo "Watchmen". Scritta dal britannico Alan Moore (V per Vendetta, Capitan Britannia, From Hell) e disegnata da Dave Gibbons, la serie racconta di due generazioni di supereroi - i Minutemen e i Watchmen - che, privi di superpoteri (tranne l'eccezione del Dott. Manhattan), si impegnano per difendere la giustizia, spesso con metodi poco ortodossi, nonostante i tentativi del Governo Centrale di ostacolarli, ad esempio con il Decreto Keene che imponeva la trasparenza delle identità. Quando una mano misteriosa inizia ad uccidere alcuni di loro, diventa necessario indagare più a fondo.

La cosa che apprezzo di più di questa graphic novel è l'interessante riflessione sul ruolo dell'eroe. Quando «fare la cosa giusta» è diventato un passaporto per qualunque atto?A che punto, l'eroe diventa giudice dell'umanità?Quando si inizia a parlare di «male minore»?Chi controlla i «Watchmen» (lett. Controllori, Guardiani)?Come esplicitato dalla campagna pubblicitaria.
Il pregio di questo meraviglioso comic è proprio questo. Terminata la lettura ci si ritrova pieni di domande. 
In primo luogo le figure degli stessi eroi sono oggetto di riflessione: individui quali Il Comico, Ozymandias, Dott. Manhattan, Rorschach, hanno ben poco in comune con altri super eroi del classico mondo del fumetto (ma d'altronde, Alan Moore non è un autore classico e allontanarsi dalla Golden Age era proprio il suo obbiettivo): combattono per il bene ma loro sono «Bene»?No. Il Comico è brutale, arrogante, misogino, violento e viscido. Ozymandias è talmente perfetto da ritenersi al di sopra dell'umanità corrotta e violenta. Dott. Manhattan, diventato tale dopo un esperimento nucleare andato male, pur avendo presente le pecche dell'umanità e il Bene, giunge a distaccarsene e disinteressarsene. Rorschach ha un passato violento ed egli stesso diventa violento e brutale; malvisto dai suoi stessi colleghi, si rivelerà il «più giusto» fra tutti: non dimentica l'umanità, non si ergerà a giudice, non scende a compromessi facili (e sarà l'unico a rimanere attivo nonostante il Decreto Keene).
Nella conclusione, che chiaramente non svelerò, si racchiude il senso della storia.
All'interno del graphic novel sono altresì presenti altri temi: il catastrofismo legato alla paura del nucleare (non dimentichiamoci che siamo nell'86-'87), le teorie del complotto (soprattutto presenti nel personaggio di Rorschach e nei parallelismi fra la figura del Grande Orologiaio e quella del Dott. Manhattan) e la megalomania di Ozymandias fra tutti. 
Di "Watchmen" esiste una validissima versione cinematografica del 2009 con protagonisti quali Billy Crudup, Patrick Wilson, Matthew Goode, Jackie Earl Haley, Carla Cugino, Malin Ackerman, Jeffrey Dean Morgan.  
In Italia la graphic novel è stata pubblicata da Rizzoli per la prima volta nel'88, l'ultima ristampa è del 2012 per la Lion Comics. Al momento è reperibile in formato e-book per Kindle ma solo in lingua originale. 

 

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